Macchine Utensili - Intervista - Maggio 2004
L'attuale evoluzione della macchina utensile è contrassegnata da un 'innovazione di forma che prelude a una nuova concezione di macchina operatrice e, più in generale, di fabbrica. I due elementi stile e funzionalità, si coniugano fra loro e vengono ancora una volta a comporre un contesto nuovo e probabilmente destinato a cambiare il profilo delle stesse aziende che operano nel settore manifatturiero
Questione di forma?
Se le normative tendono a imporre procedure standard nella gestione della qualità
dei processi aziendali, è fuor di dubbio che la reale qualità aziendale traspare in gran parte da quello che potremmo de?nire “il primo impatto”, una sorta di elementi che ti Fanno intendere se la qualità è nel dna dell’azienda che ti sta di fronte.
Si tratta di un’opinione, ma che sembra trovare riscontro nell’evoluzione degli aspetti ambientali e strutturali delle aziende operanti in ambito manifatturiero.
Se la struttura organizzativa costituisce il perno attorno a cui ruota una realtà produttiva, l’ambiente in cui essa si colloca ne costituisce un elemento di quali?cazione e distinzione, per una serie di risvolti ai questo riconducibili.
Basti pensare ai vantaggi che, in termini di produttività e sicurezza, derivano dalla
qualita dell’ambiente di fabbrica!
In tale prospettiva si colloca anche l’innovazione stilistica della macchina utensile,
clic nelle versioni più attuali vuole indossare un vestito più elegante, per poter es-
sere meglio ospitata da ambienti qualitativamente evoluti.
Progettisti, fra funzionalità e stile
Non è quindi un caso se la progettazione di macchine operatrici e centri di lavoro tiene conto del loro vestito esterno: in tale direzione opera ormai da parecchi anni Fishform, azienda di design e progettazione meccanica con sede a Verona. «La nostra azienda” dichiara Paolo Perbellini, uno dei titolari di Fishfurm nasce come studio di industrial design, aggregando successive esperienze professionali di progettazione meccanica. Circa sette anni fa abbiamo deciso di concentrarci in modo particolare sulla progettazione delle carterature, ovvero del vestito esterno delle macchine utensili. Sì tratta di un’attività che richiede la conoscenza delle normative relative alla sicurezza delle macchine e alle problematiche di manutenzione, perchè l’accesso alle componenti interne risulti semplificato da una corretta collocazione delle parti mobili della carteratura.
Queste caratteristiche, necessarie al soddisfacimento di requisiti funzionali, sono anche l’occasione per una dettagliata analisi di design che conduca questa unità, dalle versioni completamente automatiche a quelle parzialmente manuali, a soddisfare esigenze estetiche in linea con una tendenza attuale che punta a un miglioramento globale della struttura produttiva››.
L’interesse per tale problematica ha permesso a Fishform di perfezionare negli anni una specifica esperienza nella progettazione del vestito di macchine utensili. «Se gli aspetti estetici della carrozzeria ci dice ancora Perbellinicostituiscono un ingrediente fondamentale di questa attività, prioritari restano comunque gli aspetti tecnologici, che determinano il livello funzionale della macchina››.
Il design di Fishform è in sostanza una vera e propria progettazione, dal momento clic l’elaborazione della forma estetica della carrozzeria viene affiancata da quella relativa ai componenti strutturali connessi, il tutto corredato dei disegni de-
stinati alle lavorazioni di carpenteria.
«La nostra ribadisce Perbellini è innanzitutto un’attività di progettazione meccanica, prima ancora che di design, perchè in effetti noi eseguiamo tutti i disegni necessari alla produzione, semmai l’intervento stilistico è una conseguenz di tale specializzazione, la cui finalità è semplicemente quella di raggiungere obiettivi di qualità per un prodotto, la macchina utensile, che si colloca inun mercato sempre più esigente sotto tale profilo».
La modellazione della carteratura viene completamente eseguita in ambiente tridi-
mensionale, con sistemi Cad che permettono di de?nire forme anche complesse, senza rinunciare alla realizzabilità automatica dei relativi disegni tecnici.
Progetti collaborativi
«Ogni nostro progetto speci?ca Perbellini nasce da un intervento collaborativo con l’ufficio tecnico dell’azienda committente, in un’aurea di mercato prevalentemente nazionale».
Nella prima fase operativa vengono acquisite le linee guida del progetto in generale e quelle più strettamente connesse agli aspetti estetici, normativi e manutentivi.
«La progettazione dekka carteratura di una macchina utensile afferma ancora il titolare dell’azienda non può peraltro prescindere dai suoi aspetti funzionali; in particolare occorre tener conto della connessione fra abito esterno e componente interna, cuore funzionale della macchina».
Nello sviluppo dei bozzetti iniziali di una nuova carrozzeria si considerano varie ipotesi alternative, tutte quante rispettose dei vincoli tecnologici e funzionali imposti dagli elementi di movimentazione. A ogni bozzetto, pur dotato di una speci?cítà stilistica, si richiede di rispondere a una comune esigenza di identi?cazione. La tendenza attuale è quella di affidare allo stile della
carrozzeria il ruolo identificatorc non solo della macchina uten-
sile, ma anche della stessa linea dei prodotti aziendali. Una volta modellata la carteratura, si passa alla stesura dei disegni di carpenteria relativi ai primi prototipi, che successivamente si trasformeranno nelle pre serie.
«La nostra metodologia progettuale conclude Perbelli ci induce a porre attenzione sicuramente agli aspetti estetici della carrozzeria, ma anche a tutti gli elementi di corredo tecnico, come cerniere, maniglie e quant’altro serve alla funzionalità della carrozzeria, prima di passare alla verifica su prototipi fisici».
La progettazione, svolta in contesto tridimensionale, fornisce all’assieme il preciso riferimento per l’effettiva costruzione dell’unità. in una sorta di interazione funzionale tra of?cina virtuale e officina reale. Tale modo di procedere consente all’azienda committente di eseguire in modo corretto ogni fase produttiva, compreso l’assemblaggio finale che conduce alla pre-serie, fondamentale in un settore nel quale i limitati quantitativi coinvolti, che vanno da poche unità a qualche decina, richiedono veri?che continue. Un’esperienza maturata da Fishform si esprime soprattutto nella capacità di saper coniugare la sensibilità stilistica richiesta dal concetto di “Identity Family” con la conoscenza delle problematiche tecniche relative alle macchine utensili, indipendentemente dal loro livello di automatismo, Ciò fa assumere a Fisliform il ruolo di uf?cio esterno, a ?anco dell’uf?cio interno dell’azienda, dedicato all’area funzionale della macchina. Attraverso questa collaborazione concettuale fra design e progettazione si attua il percorso innovativo della macchina utensile che, in un certo senso, sembra ereditare lo spirito evolutivo dell’-automobile, lei cui peculiarità tecnologiche si sono sempre più af?ancate a contenuti di qualità.